Nutrizione clinica

La nutrizione clinica rappresenta un valido strumento di prevenzione e supporto terapeutico per chi presenta alterazioni metaboliche o condizioni patologiche che richiedono un’attenzione particolare all’alimentazione.
Un piano nutrizionale corretto, elaborato dopo un’attenta valutazione delle analisi del sangue, consente di migliorare i parametri ematici, alleviare i sintomi e contribuire al benessere generale dell’organismo.

Il percorso è sempre personalizzato e costruito in collaborazione, quando necessario, con il medico curante, per garantire sicurezza, efficacia e sostenibilità nel tempo.

Condizioni trattate:

  • Colesterolo alto (ipercolesterolemia):
    Un’alimentazione mirata può ridurre i livelli di colesterolo LDL (“cattivo”) e aumentare quello HDL (“buono”), prevenendo patologie cardiovascolari. L’intervento si basa sull’introduzione di grassi “buoni”, fibre solubili e alimenti funzionali che favoriscono il controllo lipidico.
  • Glicemia alta e diabete:
    Un piano nutrizionale equilibrato aiuta a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue, migliorare la sensibilità insulinica e prevenire picchi glicemici. La gestione dei carboidrati e l’attenzione all’indice glicemico degli alimenti sono aspetti fondamentali del percorso.
  • Steatosi epatica (fegato grasso):
    Una dieta corretta è essenziale per ridurre l’accumulo di grasso nel fegato e migliorare la funzionalità epatica. Vengono privilegiati alimenti antinfiammatori e poveri di zuccheri semplici, limitando l’apporto di grassi saturi e alcol.
  • Uricemia elevata (gotta):
    Un’alimentazione adeguata aiuta a diminuire i livelli di acido urico nel sangue, riducendo il rischio di crisi gottose. Si interviene limitando gli alimenti ricchi di purine e favorendo una corretta idratazione e un metabolismo più efficiente.
  • Disfunzioni tiroidee (ipotiroidismo e ipertiroidismo):
    In presenza di alterazioni della funzione tiroidea, l’alimentazione può contribuire a supportare il metabolismo e a correggere eventuali carenze nutrizionali (come iodio, selenio, ferro o zinco). L’approccio varia in base al tipo di disfunzione e alla terapia in corso.

Ogni piano alimentare viene adattato allo stato clinico, alle abitudini di vita e alle preferenze alimentari della persona, con l’obiettivo di promuovere miglioramenti tangibili e duraturi.

La nutrizione clinica personalizzata non è solo un aiuto nella gestione delle patologie, ma anche un mezzo efficace per prevenire complicanze, aumentare il benessere generale e migliorare la qualità della vita.

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